sabato 4 dicembre 2010

Dichiarazioni di Massimo Ponzellini Presidente Banca Popolare di Milano

Lo spirito delle banche popolari è quello di stare vicino alla gente del territorio,di guardare la persona che c’è dietro la richiesta di un credito,di dialogare e considerare i sogni,le speranze,il percorso che le persone vogliono intraprendere ed eventualmente affiancarle dando fiducia,al di là delle cosidette operazioni non bancabili,dietro le quali si trincerano le banche tradizionali,che,ora,si attengono alle cosidette “regole”del sistema bancario diventato una fredda analisi di numeri piu’ che di persone.

Le piccole e medie imprese sono la forza del paese,la forza dell’economia,che stà salvando il ns.paese,per cui è necessario supportarle e non asfissiarle con richieste di garanzie,magari non sufficienti,ma con la storia personale ed i progetti iniziati,che dalla conoscenza personale,debbono bastare ad avere fiducia e credito.

Oggi è necessario avere buone relazioni ed essere in sintonia con chi vuole veramente il bene del paese,al di là del proprio tor naconto,sforzandosi sempre piu’ di fare sistema per il bene comune.

Messaggio di Mons.Staglianò

lunedì 29 novembre 2010

Solidarietà ai colleghi f.lli Alfano

Il movimento autonomo commercianti e artigiani esprime tutta la solidarietà deplorando chi,vigliaccamente,intende gettar fango su degli operatori onesti che sono diventati un punto di riferimento per il commercio modicano,lavorando sempre con onestà e trasparenza,magari attirandosi l’invidia di chi non riesce ad avere lo stesso successo in provincia,conquistato con professionalità ed esperienza,sempre al servizio dei propri clienti che li ricambiano con la fidelizzazione maturata in decenni di sani rapporti.ci auguriamo che tali comportamenti vengano troncati per difendere qualsiasi operatore commerciale venga attaccato con tali subdoli e delinquenziali.
M.a.c.

martedì 23 novembre 2010

Sugli atti vandalici

Leggiamo dalla cronaca quoitidiana di vari atti vandalici
che si susseguono nella varie zone della nostra città,ma
notiamo, altresì, che nessuna voce autorevole affronta con
serietà il disagio sociale che porta questi gruppi di giovani
a compiere atti di vandalismo.
ci chiediamo ,noi adulti, da dove provengono i giovani che si
sentono realizzati compiendo azioni,secondo loro,eclatanti
e di sfida alle istituzioni ed ai cittadini?
chi si occupa,sopratutto,chiuse le scuole,di questi ragazzi che non
hanno centri di aggregazione,attrazioni artistiche e culturali,
disponibilità di spazi a loro dedicati,hanno piuttosto esempi
di intolleranza,di inosservanza di regole elementari(vedi
auto parcheggiate sulle panchine,prepotenza nella
guida,),mancanza di controllo,
solo sporadici atti di repressione e non dibattiti sul disagio
sociale giovanile e programmi seri per interessare,senza
ritorni mediatici o politici ,l'enorme quantità di adolescenti
che impazzano per la città,alla ricerca di gruppi che,
secondo loro,sono le uniche forme di aggregazione che li
accolgono e li capiscono.
Pensiamo che ci vorrebbe un assessore che di occupasse
dei giovani,come ci si occupa,giustamente,degli anziani,
e fare in modo,tutti,istituzioni,genitori,insegnanti,oratori,
di rendere appetibile la partecipazione ed il coinvogimento
di tante forze disponibili da indirizzare al bene comune.
E' importante la sorveglianza,ma siamo sempre piu'
convinti che,la repressione, non riesce a superare i disagi
sociali che queste nostre creature dimostrano per attirare
maggiore attenzione sulla loro difficoltà a crescere..
m.a.c. movimento autonomo commercianti artigiani modica

PROBLEMATICHE IMPRESE PROVINCIA DI RAGUSA

-ripianamento debiti serit-inps la regione è socia di maggioranza della serit,per cui i politici possono e
debbono intervenire per eliminare sopratasse e interessi ai limiti dell’usura.

-è necessaria,subito,una forte spinta per avere infrastrutture, strade, ferrovie, aeroporto ;bisogna
rimodulare l’uso del porto di pozzallo ipotizzare una gestione pubblico-privato,consorzio di cui
facciano parte rappresentanti di tutte le categorie produttive, per renderlo fruibile, non solo alle navi
commerciali,ma anche e soprattutto ai tanti turisti amanti delle crociere che attualmente possono
attraccare a Taormina,ecludendo di fatto i nostri beni monumentali ed enogastronomici che possono ancor
di più veicolare flussi di estimatori oltre a flussi di investimenti con ricadute sul ns.territorio,

sfruttare le cosiddette “vie del mare”riducendo del 30% i trasporti sul gommato,che rende pericoloso

ed inquinante il movimento di merci.

-istituire una zona franca perché serve da volano per lo sviluppo socio economico .

-chiedere ed ottenere ,in maniera univoca da parte dei consorzi fidi,coinvolgendo la camera di commercio

I rimborsi dovuti alle ns.imprese della quota degli interessi a chi ne ha diritto,fermi al 2002.

-richiamare in maniera forte e univoca i ns. rappresentanti politici e istituzionali a dare risposte concrete

ed in tempi brevi alle richieste delle categorie produttive che garantiscono occupazione e sviluppo per

dare speranza ai nostri giovani.

-investire risorse per l’integrazione immigrati e loro famiglie

-formazione seria per i giovani e snellimento di burocrazia,soprattutto a chi vuole intraprendere attività
produttiva,eliminando per alcuni anni balzelli ed oneri sul costo del lavoro.

-incrementare progetti che salvaguardano l’ambiente e riqualificazione dei centri storici.

Movimento autonomo commercianti

m.a.c.

Operatori di piccole e medie imprese accolti dall'abbraccio del vescovo.

martedì 2 novembre 2010

Ricordiamo Loredana Modica




ricordiamo con affetto e riconoscenza la cara loredana,esempio di serietà ed indipendenza,sempre alla ricerca
della verità,spirito libero da condizionamenti,portatrice di valori sentiti profondamente,di altruismo e disponibilità
sopratutto per i piu' deboli,che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerla
e frequentarla. ci associamo fraternamente al dolore dei familiari,nella ricorrenza della sua dipartita,con affetto
e riconoscenza
grazie loredana

m.a.c. movimento autonomo commercianti ed artigiani



Artigiani in crisi, "spiraglio" dopo il vertice

ALT ai paamenti forzati, se l'esattore ha torto nessun versamento

SOSTEGNO A PICCOLE MEDIE IMPRESE, ARTIGIANI, COMMERCIANTI

PIANO STRATEGICO 2015

Rischia di naufragare il piano strategico 2015, a causa della mancata certificazione,parte essenziale

del piano stesso,che non ci sarà, sino a quando non sarà saldato il costo dello studio del piano

stesso ,che, per una parte è finanziato dalla regione, per il resto dai comuni; sembra che nessuno

si stia occupando di reperire i fondi necessari a saldare tali costi , indispensabili per sbloccare

l’importantissima pratica. Dobbiamo rischiare di perdere anche questa opportunità, come abbiamo,

per ora ,se non ci saranno ripensamenti da parte della regione,perso l’opportunità della zona franca, o come,se ancora ci saranno lungaggini da parte dei settori interessati ,potremmo perdere quella di

città d’arte??? Il m.a.c. non può fare altro se non evidenziare e controllare.

La crisi delle piccole imprese. Il "caso" torna in prefettura

giovedì 7 ottobre 2010

Giovanni Giurdanella si dimette dalla Modica Multiservizi. Riceviamo e pubblichiamo - R.T.M.




L'amministratore unico della Modica Multiservizi, Giovanni Giurdanella, si è dimesso dalla carica per andare a ricoprire il ruolo di assessore nell'amministrazione Buscema. Domani sarà eletto il suo sostituto, Salvatore Poidomani. Riceviamo da Giurdanella il seguente documento. "Dopo un anno e un mese esatti dall'inizio dell'incarico di Amministratore Unico della Modica Multiservizi rassegno oggi le mie dimissioni per accettare, come è noto, l'altrettanto gravosa delega all'Urbanistica che il Sindaco Antonello Buscema ha voluto affidarmi per la seconda fase del suo mandato amministrativo, consentendo l'insediamento, alla guida della società partecipata, del collega Salvatore Poidomani, che sono certo saprà condurre con grande serietà e competenza le procedure che abbiamo predisposto in modo ormai definitivo.
Lascio infatti la Multiservizi solo dopo aver affidato al Comune di Modica tutti gli atti necessari alla liquidazione della società e al trasferimento dei suoi rami d'azienda alla "Servizi per Modica s.r.l." e alla "Sostare s.r.l." che la sostituiranno, l'una nella gestione dei servizi strumentali e l'altra dei servizi pubblici locali, per raggiungere innanzitutto l'obiettivo dell'adeguamento normativo delle partecipate (trattasi di servizi che non potevano convivere, per legge, nella medesima struttura) entro il termine ultimo del 31 dicembre 2010, oltre a quello di razionalizzare la gestione dei servizi in termini di risparmio per l'Ente, di efficienza per i cittadini e di tutela per il personale impiegato.
Al momento del mio insediamento non c'era solo da predisporre l'adeguamento normativo della società, ma c'erano da affrontare almeno altri due ordini di problemi: l'incertezza dei rapporti economico-contabili col Comune e l'inefficienza dei servizi a fronte del costo eccessivo dei contratti.
Il mio compito è iniziato quindi da una rigorosa verifica contabile dei rapporti di dare e avere tra la Multiservizi e il Comune, formalizzata con una relazione depositata agli atti il 2 dicembre 2009, a partire dalla quale ci è stato possibile redigere un bilancio al 31 dicembre 2009 che ha rappresentato in modo finalmente completo i crediti vantati nei confronti del Comune – non sempre in passato appostati nel bilancio dell'Ente – e ci ha consentito di predisporre una soluzione transattiva.
Successivamente abbiamo affrontato il problema del personale sia sotto il profilo della riduzione dei costi, necessaria per il riassetto societario – che ci ha portato a concludere con le organizzazioni sindacali l'accordo per il licenziamento con mobilità di 9 unità (e che è seguito alle dimissioni di 8 unità ed al decesso di altre 2) – sia per avviare tutte le trattative utili a risolvere gli innumerevoli contenziosi con i dipendenti.
Infine abbiamo notevolmente ridimensionato il costo dei contratti con il Comune, calibrandoli sul costo effettivo del lavoro, abbiamo interrotto al 30 aprile 2010 il contratto per le manutenzioni e abbiamo predisposto un nuovo contratto c.d. polivalente che ha coperto tutti quei servizi che il Comune fino a quel momento ci richiedeva pur senza che fossero previsti (lettura dei contatori, logistica, montaggio e smontaggio palchi…).
Per le ben più complesse operazioni di ingegneria societaria, è stato necessario spendere molta competenza tecnica e un lungo lavoro di approfondimento – con il Notaio, il Segretario Generale e l'Assessore alle Partecipate – ma oggi possiamo dire di aver tracciato con certezza il percorso lungo il quale indirizzare il futuro dei servizi strumentali e locali, con questi passaggi:
la liquidazione della Multiservizi verrà affidata ad un avvocato e ad un commercialista e avrà bisogno certamente di qualche anno per essere conclusa: il tempo necessario a saldare tutti i debiti con i fornitori, man mano che il Comune verserà le somme che deve alla società, dopo averle regolarmente previste in Bilancio, in un arco di tempo medio-lungo;

alla "Servizi per Modica s.r.l." verranno trasferiti, con il relativo personale, i rami d'azienda della Multiservizi che gestiscono i servizi strumentali (pulizia degli immobili comunali e scolastici, manutenzione dell'università, trasporto scuolabus e gli altri riferibili al contratto polivalente): sarà una società leggera, che nascerà dalla modifica dello statuto della Modica Rete Servizi, avrà un capitale sociale di appena 10 mila euro e sarà interamente partecipata dal Comune che la affiderà ad un Amministratore unico;

alla "Sostare s.r.l." verrà trasferito, con il relativo personale, l'unico ramo d'azienda che gestisce un servizio pubblico locale (le aree di sosta a pagamento), peraltro ad alta redditività: sarà una società mista con un capitale sociale di 100 mila euro, per la quale andrà indetta una gara ad evidenza pubblica per l'individuazione del socio privato che parteciperà con una quota del 40%, e che verrà gestita da un Consiglio d'Amministrazione composto da un Presidente indicato dal Comune e da un Amministratore delegato, espressione del socio privato (come per legge).
Sono sicuro che l'avvocato Salvatore Poidomani, a cui va la mia stima personale, è professionista più che adeguato all'incarico che da oggi assume e saprà dare assoluta continuità a questo percorso, con una guida sicura e affidabile per completarlo.
A lui rivolgo il mio augurio di buon lavoro, garantendogli la massima disponibilità per ogni collaborazione, così come da oggi garantirò il massimo impegno al Sindaco di Modica Antonello Buscema per quei risultati altrettanto delicati che è nostra responsabilità realizzare nel settore dell'Urbanistica: primo fra tutti, il Piano Regolatore Generale".





Finalmente qualcuno che parla chiaro ed esprime i vari passaggi,anche se complessi,non usando il politichese,facendo capire lo stato attuale delle società ed il futuro delle stesse,e,sopratutto,dei lavoratori. Per questi modi certosini,di alto livello e professionalità,noi diciamo all'avv.Giurdanella grazie per cio' che ha fatto,e gli auguriamo buon lavoro per il nuovo incarico,che,siamo sicuri sin da ora,svolgerà con competenza ed umiltà,rare doti nel mondo politico che ci circonda.

m.a.c.


lunedì 4 ottobre 2010

Benedetto XVI a Palermo Abbiate la fede di don Puglisi - Palermo - Repubblica.it

Benedetto XVI a Palermo
"Abbiate la fede di don Puglisi"

Il papa resterà nel capoluogo per dieci ore. Messa al Foro Italico. Incontro con i giovani nel pomeriggio in piazza Politeama. Lungo applauso quando è stato ricordato il prete ucciso dalla mafia nel '93

di MASSIMO LORELLO

Benedetto XVI a Palermo "Abbiate la fede di don Puglisi" L'arrivo di Benedetto XVI al Foro Italico

"Non aver paura di testimoniare con chiarezza i valori umani e cristiani" anche di fronte alla "mancanza del lavoro", all'"incertezza per il futuro" e alla "sofferenza fisica e morale" provocata dalla "criminalità organizzata". Benedetto XVI si è rivolto così alla folla di fedeli accorsi al Foro Italico di Palermo per la messa del pontefice.


"La tentazione dello scoraggiamento, della rassegnazione, viene a chi è debole nella fede, a chi confonde il male con il bene, a chi pensa che davanti al male, spesso profondo, non ci sia nulla da fare", ha detto Benedetto XVI. Sono passati diciassette anni da quando Giovanni Paolo II alla Valle dei Templi di Agrigento attaccò i mafiosi ricordando loro il giudizio divino che li attendeva. Oggi papa Ratzinger ha invitato i fedeli a seguire l'insegnamento di padre Pino Puglisi, il parroco del quartiere Brancaccio ucciso dalla mafia quattro mesi dopo lo storico discorso di Karol Wojtyla.

"Chi è saldamente fondato sulla fede, chi ha piena fiducia in Dio e vive nella Chiesa - ha detto oggi il papa - è capace di portare la forza dirompente del Vangelo. Così si sono comportati i Santi e le Sante, fioriti, nel corso dei secoli, a Palermo e in tutta la Sicilia, come pure laici e sacerdoti di oggi a voi ben noti, come, ad esempio, Don Pino Puglisi. Siano essi a custodirvi sempre uniti e ad alimentare in ciascuno il desiderio di proclamare, con le parole e con le opere, la presenza e l'amore di Cristo".

"Popolo di Sicilia - ha concluso il papa - guarda con speranza al tuo futuro. Fai emergere in tutta la sua luce il bene che vuoi, che cerchi e che hai. Vivi con coraggio i valori del Vangelo per far risplendere la luce del bene. Con la forza di Dio tutto è possibile".

Il pontefice è arrivato con la papamobile sul grande prato che conduce al lungomare della città intorno alle 10. Raggiunto l'altare, prima di iniziare la messa, ha ascoltato il discorso di benvenuto del sindaco Diego Cammarata.

"Alla violenza della mafia, Palermo non si è mai rassegnata né piegata e, pur profondamente ferita, ha sempre saputo rispondere con un no deciso chiedendo a tutti noi che abbiamo responsabilità di governo e politiche un impegno sempre più deciso e preciso per la legalità", ha detto Cammarata che ha ricordato padre Pino Puglisi. Quando è stato scandito il nome del parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia gli oltre centomila presenti hanno risposto con un lungo applauso. Il sindaco ha poi regalato al pontefice una miniatura del carro di Santa Rosalia, patrona della città.

"Non possiamo nascondere che la Sicilia sia caratterizzata da ferite profonde, antiche e nuove, personali e comunitarie che incidono nel tessuto sociale". Lo ha detto l'arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, nel messaggio di saluto al papa. "Un crescente tasso di disoccupazione, il disagio delle fasce sociali più deboli, i numerosi problemi amministrativi ed economici, non cessano di condizionare pesantemente la vita della nostra Isola", ha aggiunto l'arcivescovo che ha denunciato anche come la criminalità organizzata approfitti di "questo humus".

Papa Benedetto XVI è atterrato poco dopo le 9 all'aeroporto "Falcone e Borsellino" di Punta Raisi. Ad attenderlo il ministro della Giustizia Angelino Alfano, il presidente del Senato Renato Schifani, il presidente della Regione Raffaele Lombardo, il prefetto Giuseppe Caruso, il sindaco Diego Cammarata, monsignor Giuseppe Bertello, Nunzio Apostolico in Italia, e Antonio Zanardi Landi, ambasciatore d'Italia presso la Santa sede, le autorità ecclesiastiche locali.

I fedeli si sono radunati al Foro Italico fin dalle prime ore del mattino. Il pontefice si fermerà nel capoluogo siciliano per dieci ore. Già ieri pomeriggio centinaia di pullman hanno invaso le aree di sosta create per l'evento religioso. Migliaia di giovani hanno trascorso la notte nei sacchi a pelo dormendo nelle chiese e nelle parrocchie. Gli organizzatori si attendevano oltre centomila fedeli alla messa al Foro Italico, ma la conta della polizia si è fermata a circa 30 mila.

Dopo la funzione e dopo l'Angelus - durante il quale il papa ha ricordato la figura di Anna Maria Adorni, oggi proclamata beata a Parma, e ha affidato i siciliani alla Madonna - sosta al Palazzo Arcivescovile. Al pontefice è stato offerto un pranzo tipicamente siciliano: panelle, caponata, cassata. Alle 17 in Cattedrale l'incontro con i sacerdoti e i seminaristi. Ma il momento più atteso è l'incontro con i giovani a piazza Politeama alle 18. Il discorso alla città di Benedetto XVI sarà anticipato dal saluto di due ragazzi palermitani, Giorgia Travella e David Roccaro. Il papa si trasferirà poi all'aeroporto, da lì ripartirà per Ciampino alle 19.15.

La visita del papa non ha scatenato solo l'entusiasmo dei fedeli ma ha suscitato più di una polemica. La prima ha riguardato i costi. Per l'evento l'amministrazione regionale pagherà 1,5 milioni di euro, mentre il Comune spenderà 500 mila euro attingendoli dai fondi di riserva e utilizzandoli anche per altre feste religiose. Una parte della società civile ha protestato apertamente contro il doppio finanziamento e l'arcivescovo di Palermo, monsignor Paolo Romeo, ha reagito così: "Perché nessuno si chiede quanto costa alla cittadinanza la cena di un magistrato con gli uomini di scorta o quella di un politico?". Ha fatto discutere anche la scelta del Foro Italico per via del prato inevitabilmente calpestato dai fedeli, ma il Comune assicura che tornerà rigoglioso in pochi giorni.



Fonte: Repubblica.it

venerdì 1 ottobre 2010

Noto. Quarantaquattro nuove nomine in diocesi. Tre sono Vicari Episcopali



Il Convegno si è concluso con l’intervento del Vescovo e la consegna del calendario per l’anno pastorale 2010-2011. Il nuovo vicario generale Don Angelo Giurdanella ha quindi presentato il calendario pastorale sottolineando l’importanza dei momenti comuni diocesani per vivere il senso della Chiesa locale ed in particolare dei tre incontri unitari sul Lasciarsi educare dalla Parola, dall’Eucaristia, dai poveri. Il primo di questi incontri si terrà il prossimo venerdì 8 ottobre alle ore 9,30 per i preti alla Casa del Clero di Noto, alle ore 18,30 per tutti i fedeli laici e in particolare per i catechisti, i ministri dell’eucaristia, gli animatori della carità all’Oratorio San Domenico Savio di Rosolini. Relatore sarà don Nisi Candido, biblista. Mons. Antonio Staglianò ha richiamato la necessaria coerenza tra la fede professata e la vita, consegnando il sogno di una Chiesa che recita il Padre nostro vivendolo in una carità fatto di perdono e di dono concreti e operosi, una Chiesa meno lenta nell’amore seppur già incamminata su questa via, come mostrano le diverse esperienze di carità maturate negli anni del rinnovamento postconciliare.

Il Vescovo ha comunicato le nuove nomine dei vicari episcopali, dei direttori di Uffici di Curia e dei parroci, rettori e vicari per le comunità di parrocchie, entro questo quadro di responsabilità per il bene della comunità ecclesiale.

Segue la lista delle Nomine:

Vicari:

Vicario Generale, Don Angelo Giurdanella
Vicario episcopale per la cultura, Sac. Ignazio Petriglieri
Vicario episcopale per la pastorale, Sac. Rosario Gisana
Vicario episcopale per il clero, Sac. Corrado Lorefice
Vicario Foraneo Avola, Sac. Novello Maurizio
Vicario Foraneo Noto, Sac. Adriano Minardo
Vicario Foraneo Pachino, Sac. Gaetano Asta
Vicario Foraneo Scicli, Sac. Nunzio Di Stefano
Vicario Foraneo Modica, Sac. Corrado Lorefice

Direttore di Ufficio di Curia:

Ufficio comunicazioni sociali, Sac. Rosario Sultana
Ufficio economato, Sac. Gianni Donzello
Ufficio missionario, Sac. Michele Fidone
Servizio di pastorale giovanile, Sac. Giovanni Lauretta
Ufficio catechistico, Sac. Rosario Gisana
Ufficio Beni Culturali, Sac. Antonio Sparacino
Ufficio scuola Prof. Angelo Fortuna Diacono Franco Mozzone
Ufficio tecnico : diviso in 3 commissioni Sac. Gianni Donzello
Collaboratore tecnico, Geom. Biagio Gennaro
Commissione edilizia per il culto, Responsabile Arch. Salvatore Tringali. Membri: Diacono Di Stefano Rosario, Geom. Caccamo Giovanni
Commissione Agraria, Responsabile.Prof. Andrea Mingo, membri: Dott. Paolo Adernò, Dott. Mazzonello Salvatore
Commissione arte sacra, Responsabile: Sac. Sergio Boccadifuoco,Membro: Sac. Bruno Carbone
Servizio diocesano per i gemellaggi, Sac Umberto Bonincontro
Scuola socio-politica, Sac. Stefano Trombatore

Parroci :

Parrocchia S. Giovanni Battista – Avola, Sac. Maurizio Novello
Parrocchia S. Teresa – Modica, Sac. Calogero Palacino
Parrocchia Sacro Cuore, – Noto Sac. Giorgio Parisi

Parroci in solidum:

Parrocchia S. Maria alla Rotonda, – Noto Sac. Franco Santuccio
Parrocchia SS. Crocifisso – Noto, Sac. Paolo Lantieri- Sac.Paolo Trefiletti

Vicario della comunità di parrocchie:

Comunità di parrocchie: Madonna delle Grazie, SS. Annunziata. S. Antonio Abate: Madonna del Carmine- Ispica Sac. Salvatore Bella
Comunità di parrocchie: Madonna delle Lacrime, Sacro Cuore, S. Luca Sac. Christian Barone

Rettori:

Retttore Chiesa Cattedrale Don Angelo Giurdanella
Vice-Retttore Chiesa Cattedrale Don Rosario Gisana

Amministratore Parrocchiale:

Parrocchia S. Gaetano – Portopalo, Sac. Gianluca Manenti

Addetti alla Segreteria vescovile: Seminaristi: Nello Garofano, Roberto Avola

martedì 21 settembre 2010

GAZEBO SULLE STRADE DEL CENTRO STORICO DI MODICA. I NEGOZIANTI: “REGOLE UGUALI PER TUTTI”

Figli e figliastri tra gli operatori commerciali del centro storico. La denuncia è del Movimento Autonomo Commercianti, dopo avere constatato che – lo scorso fine settimana – il titolare di un bar di Modica Bassa, ha installato una pedana sulla banchina dirimpetto il proprio esercizio commerciale per la sistemazione di tavoli e sedie, senza alcuna autorizzazione scritta ma, sembra, con un accordo basato sulla parola. Nelle scorse settimane, l’assessore al Centro Storico, Elio Scifo, aveva deciso di mettere ordine nel centro storico, soprattutto, per quanto riguarda l’installazione di ombrelloni e pedane in tutti gli spazi disponibili, spesso senza alcuna autorizzazione, e che hanno attirato le proteste dei pedoni, costretti a passeggiare in strada piuttosto che sulle banchine. L’isolata iniziativa del titolare di un bar del centro storico, però, ha provocato le rimostranze dei colleghi e del Mac. Il Movimento, denuncia tale atteggiamento ed elogia l’iniziativa del capogruppo consiliare del Movimento per l’Autonomia, Carmelo Scarso nel voler coinvolgere la giunta comunale nella gestione del comune,soprattutto per accelerare gli iter burocratici per dare risposte certe e celeri ai tanti operatori del centro storico ed alle attività che languono anche a causa della mancanza di spazi sul suolo pubblico che favorirebbero una maggiore offerta ai turisti. “Sacrosante – scrive il Mac – le direttive degli assessori Scifo e Calabrese sulla legalità e sull’armonia che queste strutture debbano avere nel contesto in cui vengono realizzate, in particolare sull’installazione di pedane sul suolo pubblico. Pare, però, che qualche componente della giunta municipale non abbia capito il senso della proposta. Tutti parlano bene ma razzolano male, se è vero che, per derogare a tali severe direttive, basta avere i soliti santi in paradiso e tutto viene superato; gli eventuali protettori sarebbero l’Ascom, e gli assessori preposti che, addirittura, darebbero il consenso ancor prima di essere pagati i tributi dovuti per l’occupazione del suolo pubblico, magari facendo autorizzare al montaggio e promettendo solo successivamente, il rilascio delle autorizzazioni. Forse – conclude il Movimento Autonomo Commercianti – anche al comune è prevalso il Gattopardismo e, come al solito, ci sono figli e figliastri e le disparità creano bisogni risolvibili con l’aiuto politico portatore poi del consenso per le cortesie ricevute, scambiate con i diritti di tutti i cittadini. Facciamo appello al sindaco, per verificare e dare risposte su tali questioni, sperando che tali problemi vengano attenzionati e gestiti direttamente dal sindaco stesso”.

lunedì 20 settembre 2010

Una spaccatura in seno ai commercianti modicani provoca la nascita del M.A.C., Movimento Autonomo Commercianti,

Una spaccatura in seno ai commercianti modicani provoca la nascita del M.A.C., Movimento Autonomo Commercianti,

scritto il 27 giu 2007 nella categoria: Senza categoria
Pubblicata alle ore 16:33:23 - 1 letture - nessun commento

Una spaccatura in seno ai commercianti locali provoca la nascita del M.A.C., Movimento Autonomo Commercianti, in netto disaccordo con l’attuale dirigenza dell’Associazione Commercianti. La spaccatura è stata sancita nelle ultime elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo dell’organismo di tutela degli operatori commerciali. Il Movimento, che sta lavorando con alcuni associati distaccatisi dall’Ascom, non ha gradito la metodologia delle ultime elezioni, tant’è che – a distanza di mesi – non perde occasione per criticare l’operato di qualche funzionario dell’Ascom e del quale si guarda bene dal fare il nome. "Le dichiarazioni dell.impiegato dell.Ascom il quale, dopo una riunione con le forze dell.ordine – afferma il M.A.C. – superando il presidente e la giunta, si lascia trasportare dalla sua onniscente loquacità arrivando a ipotizzare qualche fantomatico progetto della non applicazione delle sanzioni e quindi delle regole. Fa piacere leggere queste affermazioni fatte dal mega funzionario che, in diverse occasioni, non solo ha ignorato le regole democratiche insite in tutti gli statuti delle organizzazioni sindacali, ma ha calpestato i principi basilari che servono allo svolgimento di elezioni democratiche; infatti, il fustigatore e portatore di sane regole, in occasione delle elezioni comunali Ascom, dopo aver carpito la buona fede degli associati, raccogliendo deleghe in bianco per far votare i soliti noti, ed una volta scoperto, ha accusato una finta malattia, ed invece era di fronte alla sezione a distribuire deleghe, coperto dai suoi sodali provinciali. Una volta sperimentato il risultato – denuncia il Movimento – ripeteva con maggiore determinazione ed accanimento lo stesso metodo per qualcosa di più importante e più remunerativo, la scalata al Consorzio Commerfidi che ha prodotto, con elezioni a dir poco bulgare, senza nessun rispetto delle minoranze e senza il rispetto dello statuto, l.assalto a tutte le poltrone del consorzio stesso con relativi spipendifici e riconoscimenti economici".


venerdì 17 settembre 2010

TOTO-ASSESSORI

        Molto interessanti le dichiarazioni alla stampa da parte degli esponenti del partito s.e.l riguardanti l'eventuale cambio dell'assessore nella compagine amministrativa, quasi come se, oltre alla solita supponenza da parte di questi politici,non ci fossero uomini capaci e degni di sostituire l'attuale assessore, esponente dell'unico consigliere della compagine stessa. Sicuramente l'umiltà non fa parte degli ideali del s.e.l, se si arriva al punto di tessere le lodi di un solo assessore, l'unico degno di riconferma all'interno di una coalizione che, con grande senso di responsabilità, ha demandato al Sindaco la scelta della "nuova" giunta. Non si capisce perchè solo il partito s.e.l sia il depositario di tutte le bontà espresse dalla giunta, la quale non sembra adeguata a dare risposte concrete alle aspettative della città. Probabilmente saremo persone poco intellettuali non all'altezza di capire i grandi temi che affronta il s.e.l, ottimo partito per fare opposizione, anche all'interno della sua coalizione, ma a noi comuni operatori interessa chi è capace, non solo a parole, di affrontare e dare soluzioni concrete ai problemi quotidiani non risolvibili quando manca una chiara e disinteressata disponibilità da parte di tutti , al di sopra di schieramenti o poltrone da difendere a qualsiasi costo. Riconfermiamo la ns. fiducia al Sindaco Buscema, invitandolo ancora una volta a fare scelte libere da condizionamenti di qualsiasi genere che potrebbero inficiare l'efficienza della sua giunta.

m.a.c. movimento autonomo commercianti e artigiani modica

domenica 12 settembre 2010

“licenziamento” di Tommaso Fonte

Anche noi come m.a.c.,al di là dei partiti e delle ideologie,ci sentiamo di esprimere solidarietà,prima che al sindacalista,all’uomo Tommaso Fonte,stigmatizzando il comportamento di una segreteria provinciale sindacale,nuova e rampante,che non ha tenuto in nessun conto il lavoro ed i sacrifici di un sindacalista che per quasi 30 anni ha lavorato intensamente ed operato per far riconoscere la valenza delle sua organizzazione.Stigmatizziamo i sistemi ed i modi di agire,in tutte le organizzazioni,sindacali e di categoria,in quanto ci sembra che oggi vengano meno i valori fondamentali di una società che mette al primo posto l’arrivismo ad ogni costo e le rappresentanze mediatiche trascurando l’etica ed il rispetto umano,calpestando il buon vivere civile ed i rapporti umani che hanno retto le nostre comunità anche nei momenti più difficili che ci hanno colpito.Secondo noi,oggi più che mai,c’è bisogno di più dialogo,anche e soprattutto tra le cosiddette maggioranze e le opposizioni,anche all’interno di varie organizzazioni,perché solo coll’ascoltare l’altro,questa società potrà rifondare i veri valori che possono risollevarla da crisi e problemi quotidiani,che non si possono “risolvere”CON ATTI DI FORZA O INTEMPERANZE!
Movimento autonomo commercianti modica

Cartelle non pagate. Modica, il prefetto condivide le richieste per l’applicazione della transazione-fiscale del Mac

giovedì 8 luglio 2010

Don Corrado Lorefice nominato dal vescovo parroco di San Pietro


Il M.A.C. accoglie con entusiasmo e speranza il giusto riconoscimento a Don Corrado.
Con la Sua nomina siamo certi che ancora di più la Parrocchia sarà punto di riferimento per i più deboli e bisognosi,nel segno del Vangelo.

sabato 12 giugno 2010

Agli uomini delle istituzioni del nostro territorio. Contro la crisi, politiche sociali di qualità di Antonio Staglianò, vescovo di Noto



«Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri e soprattutto di coloro che soffrono – ha ricordato il Concilio Vaticano II -, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e non c’è nulla di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore» (Gaudium et spes, 1). Sempre, ed ancor più in un tempo di crisi come quello che stiamo attraversando, sono tante le persone che bussano alle nostre porte: cerchiamo nell’immediato di rispondere con i Centri di aiuto e di ascolto, mentre con le opere della carità antiche e nuove abbiamo offerto ed offriamo a tutto il territorio segni concreti che aiutano a capire come si possono sviluppare percorsi di solidarietà e di promozione delle persone e della comunità. Nell’imminenza dell’avvio dei nuovi Piani socio-sanitari di zona, mi sembra opportuno ricordare la nostra disponibilità a collaborare in «opere e parole». Quanto alle opere della carità ecclesiale, esse sono nate e vivono grazie a tanta generosità, soprattutto di volontari. Anche per questo mi sembra doveroso che da parte dei Comuni sia prontamente corrisposto quanto spetta ai vari servizi, soprattutto nel caso di inserimenti residenziali e semiresidenziali, nella consapevolezza che le spese sociali devono avere la priorità su tutte le altre. Soprattutto, però, mi pare importante consolidare un lavoro in rete tra servizi socio-sanitari pubblici e privato sociale per accompagnare famiglie e persone in difficoltà in ottica promozionale e non solo assistenziale. Ancor più mi pare indispensabile un disegno complessivo delle politiche sociali – come quello richiesto dalla legge 328/2000 – che animi tutte le altre politiche e che renda le nostre città vere comunità. Da qui l’importanza dei processi partecipativi ed educativi che necessitano anche di un’adeguata riflessione e di una verifica. In quest’orizzonte la Chiesa offre la sua parola che orienta ad una «carità nella verità» perché, come ho avuto modo di ricordare lo scorso settembre presentando l’enciclica di Benedetto XVI, restino sempre centrali in ogni intervento la dignità della persona e il bene comune. Da qui anche il servizio che i nostri organismi pastorali, ad iniziare dalla Caritas diocesana e dall’«Osservatorio diocesano delle risorse e delle povertà», hanno offerto e continueranno ad offrire nel raccordo con reti più ampie, come quella coordinata dall’EcosMed, che si è condensata in dossier regionali e in pubblicazioni diocesane tese a cogliere nelle povertà una sfida a costruire “patti educativi” che affrontino il disagio sociale alla radice. Sono sicuro che – nella collaborazione leale e costruttiva tra pubbliche istituzioni, educatori, volontari, cittadini e Chiesa – potremo, da questo nostro territorio del Mezzogiorno d’Italia, ritrovare la forza per rilanciare una “agenda per la speranza” (tema della prossima “Settimana sociale dei cattolici”) ed uscire dalla crisi rinnovati come persone e come società. + Antonio, Vescovo

giovedì 10 giugno 2010

11 GIUGNO ALLE 20,30 INCONTRO ALLA DOMUS SANCTI PETRI

E' previsto per l'11 Giugno 2010 un incontro alla Domus Sancti Petri di Modica. L'incontro ha come scopo la definizione del documento da presentare alla sede Serit di Palermo.

E' gradita la partecipazione.

mercoledì 9 giugno 2010

SUPERSTIPENDI E CASTE NON SOLO POLITICHE

LEGGIAMO SU UN QUOTIDIANO GLI EMOLUMENTI LIQUIDATI AI VARI "PRESIDENTI" E RAPPRESENTANTI DI SOCI ISCRITTI ALLE ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA CHE DOVREBBERO RAPPRESENTARE GLI ISCRITTI E CURARE I LORO INTERESSI,BENE IN QUESTO QUOTIDIANO SONO ELENCATI VARI PRESIDENTI DI ASSOCIAZIONI O DI CAMERE DI COMMERCIO CON COMPENSI ADDIRITTURA DI

50.000,00 O 60.000,00 EURO L'ANNO ,DI GETTONI AI CONSIGLIERI DI DIVERSE MIGLIAIA DI EURO ETC.ETC.

NOI ABBIAMO SCRITTO,IN TEMPI NON SOSPETTI CHE C'ERA E C'E' LA CORSA ALLE POLTRONE DI ASSOCIAZIONI , DI CONSORZI , ETC. PERCHE' NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI CIO' COMPORTA UN RITORNO ECONOMICO CONSIDEREVOLE ED UNA GESTIONE DELLE QUOTE PAGATE DAI SOCI, IN MANIERA AUTONOMA ED ABBASTANZA VERTICISTICA, INFATTI, ESSENDO ORGANIZZAZIONI PRIVATE, SI HA LA POSSIBILITA' DI NOMINARE DIRETTORI,CONSULENTI E QUANTI ORBITANO ALLA CORTE DEI PRESIDENTI, MAGARI IN MANIERA CLIENTELARE ANZICHE' MERITOCRATICA CON RELATIVE OCCUPAZIONI DI RUOLI DI RAPPRESENTANZE CHE PREVEDONO IL GETTONE DI PRESENZA. ORA ,VOGLIAMO DIMINUIRE DRASTICAMENTE IL NUMERO DEI COMPONENTI DEI VARI CDA,VEDI ESEMPIO ATO,E FARE IN MODO CHE LA PARTECIPAZIONE AI VARI ENTI SIA A TITOLO DI SERVIZIO E VENGANO REMUNERATE LE SPESE A PIE' DI LISTA E NON AVERE UNA RENDITA CERTA ,A PRESCINDERE DALLA PARTECIPAZIONE O MENO AI CDA ED A PRESCINDERE DALLE QUALITA' DI OGNUNO ,MA SOLO DALL'APPARTENZA ALLA MAGGIORANZA DEL MOMENTO?ANCHE IN QUESTI SETTORI,ESISTONO DELLE SPESE CHE GRAVANO SUI COSTI DEGLI ASSOCIATI E DELLE IMPRESE ,CHE, ALLA FINE, SONO SEMPRE QUELLE CHE PRODUCONO E CHE SOTTOSTANNO A TUTTI I BALZELLI PER MANTENERE ANCHE QUESTE "CASTE"

CI PERMETTIAMO DI SUGGERIRE QUALCHE VARIAZIONE TESA AL RISPARMIO:MENO CONSIGLIERI GETTONATI, PERCENTUALI DI RISTORNO DA PARTE DELLE BANCHE CONVENZIONATE CON I CONFIDI ALLEGERITE, IN MODO CHE IL TASSO DI INTERESSI INFERIORE SIA A BENEFICIO DEI SOCI E NON DELLE COOPERATIVE CONSORZIATE ,SCELTA PIU' OCULATA DELLE SPESE (PUBBLICITA'PERSONALE,RAPPRESENTANZE,RINBORSI CHILOMETRICI ETC.) IN BUONA SOSTANZA , RENDERSI CONTO CHE LA GESTIONE DI FONDI COMUNI DEVE ESSERE PARI ALLA GESTIONE DI DANARO DEL BUON PADRE DI FAMIGLIA ,CHE SENZ'ALTRO E' MOLTO PIU' OCULATO E RIFLESSIVO PRIMA DI AFFRONTARE QUALSIASI SPESA. mac


martedì 8 giugno 2010

“LA DEMAGOGIA DEI DUE PESI E DELLE DUE MISURE” FRANCESCO AIELLO E IL SINDACO ANTONELLO BUSCEMA ………………………….

scritto il 26 mag 2010


Certamente uno dei personaggi politici della provincia di Ragusa che non manca mai di attirare l'attenzione su di sé è il vittoriese Francesco Aiello. Un politico di razza, per decenni sindaco di Vittoria , deputato regionale con capacità dialettiche non comuni, un contestatore ad oltranza che, come forse qualcuno ricorderà, arrivò ad incatenarsi perfino ad una locomotiva di treno per attuare la sua protesta. Oggi Aiello continua ancora , nella sua Vittoria, a contestare, a fare sit in, a fare battaglie per l'agricoltura. Insomma è come se per lui gli anni non fossero passati. E questo gli fa onore e lo rende apprezzabile. Ma, purtroppo, on. Aiello, gli anni sono trascorsi anche per lei! E lei, dunque, dovrebbe chiedersi come mai tante battaglie da lei ingaggiate non hanno prodotto risultati. Forse perché la sua azione politica, specie in quest'ultimo tempo nel quale pensa di ritornare a fare il sindaco, si è un pò macchiata di demagogia. La gente vittoriese si domanda: ma è possibile che il sindaco Nicosia, secondo Aiello, non ne indovina una? E' possibile che non ci sia una cosa sola che vada bene nell'amministrazione Nicosia? Solo Aiello ha ragione e possiede la verità? Come mai, on. Aiello, Nicosia quando era il suo vice sindaco e lo collaborava , era il migliore vice sindaco della provincia e ora è diventato il peggiore amministratore della Sicilia? Come si fa a passare , d'un tratto, da buono a cattivo amministratore? I suoi due pesi e le sue due misure non convincono, hanno il sapore della demagogia. Lei pensa di poter ritornare ad fare il sindaco di Vittoria con la logica "o con me o contro di me?"
Anche il sindaco Buscema , tra le pieghe delle sua bonomia, ha cominciato a fare pratica di demagogia. Sono sorprendenti le sue parole a proposito della nomina dei liquidatori dell'ATO ambiente Ragusa. Ha contestato il "metodo" seguito nella scelta e parlato di "tracotanza della politica", anche se ha dichiarato di non aver nulla da eccepire sulla persona dell'avv. Salvatore Campanella. Ma quando lei, sindaco Buscema, ha scelto i presidenti della Multiservizi e della Modica rete servizi che metodo ha usato? Non ha scelto forse l'avv. Carmelo Ruta e poi l'avv. Giovanni Giurdanella? E per la Modica rete servizi non ha scelto forse Silvio Iabichella? Queste persone, degnissime e rispettabilissime come l'avv. Campanella, non erano forse tutte del suo partito e della sua coalizione? Non è stata questa anche "tracotanza politica"? O No! Quelli che lei ha scelto erano tecnici o politici? E perché lamenta che i liquidatori dell' Ato ambiente più che tecnici sono politici? E quando ha scelto il suo consulente Sichera , il sovrintendente e il direttore artistico del Teatro Garibaldi, persone sicuramente rispettabilissime e di grande valore culturale, non sapeva che anche loro hanno una idea politica ( erano in quota di…, si dice nel gerco politico) molto vicina alla sua e che si muove verso sinistra? Quando in politica si comincia a fare demagogia utilizzando due pesi e di misure, a seconda delle convenienze, si perde di credibilità. E lei eviti di cadere in queste trappole per non perdere la sua credibilità!


CENTRI COMMERCIALI NATURALI. MODICA, SI ACCORCIANO I TEMPI PER INOLTRARE LE RICHIESTE - R.T.M.

scritto il 16 set 2009


Poco più di un mese per inoltrare la richiesta alla Regione Siciliana, per l'inserimento dei negozi del centro storico, nella lista dei Centri Commerciali Naturali, ma – da palazzo San Domenico – nessun provvedimento è stato adottato. Dopo il Movimento Autonomo Commercianti, che ha segnalato una stasi senza precedenti nel settore commerciale locale, adesso è il segretario provinciale di settore dell'Isa, Giorgio Iabichella, a spronare gli interessati a far si che le attività economiche del centro storico, non perdano una ulteriore occasione di sviluppo, tramite finanziamenti regionali. "Nessuna risposta ha soddisfatto le nostre richieste di chiarimenti – dichiara Giorgio Iabichella – indirizzate all'amministrazione ed alle associazioni dei commercianti, riguardo allo stato di immobilità della città della Contea, ancora una volta sommersa da una caotica disorganizzazione, anche per una semplice richiesta di inserimento del centro storico nella lista regionale dei Centri Commerciali Naturali. Richiesta che, seppur semplice, avrebbe recato molti benefici, alle piccole e medie imprese modicane, in termini di incentivi economici e di supporto in favore del centro storico". Un'apposita legge regionale di recente approvazione prevede, per quei comuni che ne richiedano l'iscrizione entro il prossimo 31 ottobre, interventi economici alle aziende e di supporto alle zone commerciali definite Centri Commerciali Naturali. Una opportunità già sfruttata dai comuni di Comiso, Vittoria e Ragusa. "Nessuno pare sappia dare una spiegazione logica a questa immotivata rinuncia a riqualificare anche il centro storico della Contea – conclude Iabichella – ma ancor più contraddittorio ed inspiegabile, è la palese volontà di esimersi dal ricevere delle somme dirette ai negozi del centro storico.


lunedì 7 giugno 2010

M.A.C una nota sull'assemblea in programma

Cartelle esattoriali , stop al fermo amministrativo

Il M.A.C chiede accelerazione per iniziative nel settore

Video Mediterraneo la solidarietà dei commercianti

Programmazione questa sconosciuta

Intervento finale di Don Salvatore Cerruto

ORDINE DEL GIORNO SU RIPIANAMENTO DELLE POSIZIONI INPS proposto dal Capogruppo dell’UDC Paolo Nigro (approvato all’unanimità da tutte le forze politiche nella seduta del 6 maggio 2009)

IL CONSIGLIO E L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MODICA PRESO ATTO della delicata situazione economica in cui si trovano le Piccole e Medie Imprese titolari di posizioni debitorie nei confronti dell'INPS; RICONOSCIUTO che la presenza e l'attività delle Piccole e Medie Imprese sull'intero territorio provinciale costituisce un riferimento di essenziale valore per l'economia e per l'intera collettività; PREMESSO CHE migliaia di Imprenditori della Provincia, per gli effetti della crisi che, ormai da tempo ed in maniera sempre più marcata, risultano morosi nei confronti dell'INPS per non avere versato, entro le previste scadenze i contributi previdenziali dovuti per loro e per i loro dipendenti; che l'INPS in conseguenza del mancato versamento entro i termini prescritti, ha chiamato in causa ai fini della riscossione la Serit, applicando, a carico dei contribuenti morosi, oltre gli aggi esattoriali, sanzioni, interessi di mora ed altre somme aggiuntive per importi rilevanti che hanno fatto pesantemente lievitare il debito; che la Serit, a seguito del mancato rispetto delle scadenze ha fatto scattare, in maniera drastica e sproporzionata, provvedimenti ipotecari e/o di fermo amministrativo solitamente riservati agli evasori; CONSIDERATO che il mancato versamento, totale o parziale, dei contributi ha determinato conseguenze estremamente negative per Artigiani, Commercianti, etc., i quali: Non possono usufruire delle prestazioni previdenziali e pensionistiche; Non possono accedere al credito ed alle misure previste a favore dei rispettivi settori di appartenenza; Non possono partecipare alle gare d'appalto per l'esecuzione di lavori e/o per forniture di beni e servizi; Non possono esercitare la loro attività a causa del fermo amministrativo anche dei propri mezzi di lavoro; PRESO ATTO dell'iniziativa intrapresa dalla Provincia Regionale di Ragusa attraverso una forte azione tesa a sostenere tutte le categorie interessate dalla problematica, che per regolarizzare le loro posizioni, intendano accedere a specifici prestiti agevolati dilazionati nel tempo, stanziando a tal fine una prima risorsa per farsi carico di due punti percentuali del tasso d'interesse applicato dagli Istituti di Credito; PRESO ATTO che il Consiglio Provinciale, nel recepire le esigenze dei contribuenti morosi, interessati a superare ogni contenzioso e a sanare le loro posizioni contributive con versamenti rateali compatibili con le loro reali possibilità, ha deliberato un intervento contributivo pari a due punti del tasso di interesse applicato dalle banche per la concessione, agli artigiani ed ai commercianti beneficiari, di un prestito quinquennale finalizzato alla estinzione del debito verso l'Inps (fino ad un importo massimo di €.30.000,00) RILEVATO che tale iniziativa ha registrato in questi giorni la sottoscrizione di apposito accordo fra la Provincia di Ragusa e vari Istituti di Credito per l'erogazione dei suddetti finanziamenti quinquennali agevolati; CONSIDERATO che per il mancato accoglimento delle richieste tese ad ottenere, a favore dei contribuenti disponibili a sanare attraverso il Finanziamento agevolato proposto dalla Provincia Regionale, l'abbattimento delle sanzioni e delle somme aggiuntive da parte dell'Inps e la sospensione delle iscrizioni ipotecarie e dei fermi amministrativi, si è dovuto procedere estendendo il finanziamento anche a tali somme con la conseguente riduzione del numero dei contribuenti beneficiari che, di fronte alla situazione in cui versano le Imprese per la pesante crisi del momento, aggravata dalla elevata incidenza dei contributi INPS e, soprattutto, delle somme aggiuntive applicate ai morosi, dal comportamento della Serit e dal conseguente blocco creditizio operato dalle Banche, si impongono iniziative mirate ad impedire la chiusura di tante aziende VISTI E CONDIVISI gli interventi delle Associazioni di Categoria e dalle Organizzazioni Sindacali, volti a rappresentare la problematica sotto i molteplici aspetti di natura economica, sociale e d'interesse collettivo; FA VOTI ED IMPEGNA il Governo Nazionale per l'adozione di interventi straordinari ed urgenti finalizzati a: ridurre le sanzioni previste a carico dei morosi e l'abbattimento delle stesse per i contribuenti che si rendono disponibili a sanare le loro posizioni autorizzare l'INPS a procedere transattivamente per la definizione dei contenzioni esistenti il Governo Regionale per l'adozione di interventi straordinari ed urgenti finalizzati a: sostenere con specifici finanziamenti agevolati le imprese che vogliono sanare le loro posizioni debitorie nei confronti dell'INPS intervenire nei confronti della Serit per il ridimensionamento dei provvedimenti ipotecari e dei fermi amministrativi adottati nei confronti dei contribuenti morosi l'Amministrazione e il Consiglio Provinciale affinché pongano in essere successivi interventi finalizzati alla previsione e stanziamento di altre somme per l'erogazione di ulteriori finanziamenti per le imprese che intendono estinguere i debiti nei confronti dell'Inps; SOLLECITA i Parlamentari Nazionali e Regionali della Provincia, le Forze Politiche e le Organizzazioni Professionali di Categoria, ad intervenire ulteriormente a sostegno di tali richieste nell'interesse delle tantissime aziende del territorio ibleo.

Comercianti ed artigiani verso la disobbedienza civile

sabato 5 giugno 2010

PROPOSTA AL SINDACO DI MODICA ED AI COMMERCIANTI DEL CENTRO STORICO - R.T.M.

Non un appello ma una proposta concreta al sindaco, Antonello Buscema, per risollevare le sorti del commercio nel centro storico. Viene dal responsabile del settore Commercio dell'Ugl, Giorgio Iabichella, dopo che il Movimento Autonomo Commercianti, ha invitato il sindaco a prendere una posizione pubblica sul caro affitto dei locali del centro storico locati agli operatori commerciali. La proposta al sindaco, è quella di concedere le aperture domenicali illimitate solo per i negozi del centro storico, creando, in tal modo, un rilancio delle attività commerciali del centro storico, ed aiutando a rivalutare una zona in declino economicamente. "Chiediamo, però – afferma Giorgio Iabichella – che venga applicato un vincolo, ovvero che potrà alzare la saracinesca di domenica solo chi, proprietario dell'attività, potrà anche permettersi" di dedicare la sua domenica al lavoro, senza dover ricorrere a personale dipendente. In poche settimane tutti vorranno aprire attività nel centro storico di Modica (o di Ragusa), consentendo una boccata d'ossigeno, a tutti quei piccoli commercianti che ne necessitano realmente, per non sopperire soffocati dall'innegabile crisi. Concordo – aggiunge Iabichella – con la proposta di nominare una figura che segua il problema del centro storico direttamente ed adeguatamente, magari associando ad esso delle figure paritetiche che possano controllare il rispetto delle regole, evitando lo sfruttamento dei dipendenti. "Modica al centro dello shopping" sarebbe uno slogan che potrebbe adattarsi a questa iniziativa. Noi – conclude il rappresentante dell'Ugl – siamo stati sempre contrari alle aperture domenicali, ma solo perche non vengono rispettati i diritti dei dipendenti, quindi se i negozi rimanessero aperti senza interferire coi nostri riposi, sarebbe una buona iniziativa".

venerdì 4 giugno 2010

MOVIMENTO AUTONOMO COMMERCIANTI “NON PIU’ PROCASTINABILE LA REALIZZAZIONE DI INFRASTRUTTURE AL SERVIZIO DEL SETTORE”. - R.T.M.

scritto il 4 mag 2009 nella categoria: Attualità


Le problematiche inerenti le imprese provinciali, all'attenzione del Movimento Autonomo Commercianti, anche in vista dell'appuntamento del nove maggio quando si parlerà dei debiti Inps che stanno attanagliando la categoria. Il Mac ritiene non più procrastinabile la realizzazione di infrastrutture al servizio del settore con la rimodulazione dell'uso del porto di Pozzallo ed ipotizzare una gestione pubblico-privata di cui facciano parte tutte le categorie produttive per renderlo fruibile al commercio ed al turismo. Il Mac ritiene utile sfruttare le cosiddette "vie del mare" e ridurre del trenta per cento il trasporto su gommato; istituire una "zona franca" per consentire maggiore sviluppo socio-economico; chiedere ed ottenere dai Consorzi Fidi il rimborso agli operatori del settore, della quota interessi a chi ne ha diritto e, attualmente, fermo al 2002; richiamare le Istituzioni affinchè diano risposte concrete al settore con iniziative tendenti all' incremento della produttività con l'inserimento dei giovani, ai quali dovrà essere garantita un'adeguata formazione ed uno snellimento della burocrazia, soprattutto, a chi vuole intraprendere una nuova attività produttiva. Il Movimento Autonomo Commercianti chiede, infine, che si incrementino i progetti per la salvaguardia dell'ambiente e per la rivalutazione dei centri storici.


COMMERCIO A MODICA. ADESSO E’ IL MAC AD ATTACCARE DURAMENTE L’ASCOM - R.T.M.

scritto il 1 feb 2009 nella categoria: Economia

Il Movimento Autonomo Commercianti non digerisce gli attacchi del presidente della sezione modicana dell'Ascom, Bruno Azzarelli, rivolti proprio al Mac sull'allarme lanciato circa innumerevoli richieste di sfratto per i locali del centro storico. "Probabilmente – rileva l'organizzazione di categoria – Azzarelli, per sua fortuna, non ha i problemi di molti commercianti del centro storico che lui rappresenta quale presidente dell'Ascom ma che frequenta poco o niente giacché si scandalizza se sa dei problemi degli stessi. Lo invitiamo ad essere meno "duro" con se stesso e con la libertà che ancora concede la Costituzione. Un gruppo di commercianti ha espresso i disagi, rispecchiando la realtà, cominciando finalmente ad evidenziare i problemi quotidiani anziché fare apparire che tutto va bene. Azzarelli e la sua organizzazione o non lo sanno o fanno finta di non sapere quale gravissima crisi attraversa il comparto e stiano sicuri che non si tratta di allarmisti e che l'unico obiettivo da raggiungere è trovare percorsi per affrontarla e, possibilmente, superarla". Il Mac, poi, elenca tutta una serie di problematiche già affrontate in passato: 2 anni di lotta sul problema dei debiti Inps-Serit che sono quasi raddoppiati e del quale pare si stiano occupando i parlamentari e le organizzazioni di tutta la Sicilia; il dialogo ed il rapporto tra imprese e dipendenti; il rimborso degli interessi che la Regione dovrebbe versare dal 2003 alle imprese che hanno sottoscritto dei finanziamenti tramite i Consorzi Fidi. "Forse da fastidio – aggiunge l'organismo – che degli operatori commerciali, iscritti o meno all'Ascom, abbiano l'ardore di esprimersi liberamente, senza sottostare ai balzelli o addetti stampa prima di esternare i propri disagi. Il Mac non è costituito da "fantomatici", come Azzarelli sostiene. Bastava leggere l'invito del sindaco per la partecipazione all'ultimo tavolo tecnico per il Turismo per rendersi conto che il movimento è riconosciuto dalle istituzioni. E' costituito da persone ed operatori vivi e vegeti. Inviteremmo, in ogni modo, il presidente Bruno Azzarelli a frequentare di più i commercianti, suoi associati e non, per avere un quadro concreto della realtà e non seguire, lui si, qualche consigliere abituato a blaterare ed incitare agli scontri, anche verbali, per sollevare "inutili polveroni".

COMMERCIO. IL MAC “PROGRAMMAZIONE A MODICA UNA SCONOSCIUTA” - R.T.M.


Commenti

  • giorgio iabichella – Sindacato Autonomo ISA
    12 settembre 2009 alle 12:14

    Spero pubblicherete il mio comunicato stampa inviato il 05/09/2009, grazie.

    COMUNICATO STAMPA RIF. CENTRI COMMERCIALI NATURALI A MODICA

    In riferimento alla Legge Regionale nr.09/2009, la quale prevede, per quei comuni che ne richiedano l'iscrizione entro il prossimo 31 ottobre, interventi economici alle aziende e di supporto alle zone commerciali definite "Centri Commerciali Naturali", cosi' come hanno già fatto i comuni di Comiso, Vittoria e Ragusa, abbiamo chiesto al Sindaco di Modica ed agli assessori competenti (che devono azionare l'iter per ricevere detto riconoscimento), nonche' alle associazioni datoriali (ASCOM e CONFESERCENTI) le motivazioni per cui nessuno si sia ancora attivato in tal senso.

    Riteniamo che questi aiuti darebbero indubbiamente una boccata d'aria fresca alle piccole aziende del centro storico di Modica, apportando chiaramente benefici anche tutti i dipendenti, nonche'all'economia globale della città.

    La legge prevede anche la riqualificazione dell'area in questione e la promozione dei prodotti tipici locali, ed il tutto supportato tecnicamente, ma cosa piu' allettante, anche economicamente dalla Regione.

    Credo siano evidenti i benefici che ne trarrebbe l'intera comunità modicana.

    Attendiamo risposte.

    I.S.A. Sindacato Autonomo

    Il segretario Provinciale

    Terziario, commercio e turismo

    Giorgio Iabichella