che si susseguono nella varie zone della nostra città,ma
notiamo, altresì, che nessuna voce autorevole affronta con
serietà il disagio sociale che porta questi gruppi di giovani
a compiere atti di vandalismo.
ci chiediamo ,noi adulti, da dove provengono i giovani che si
sentono realizzati compiendo azioni,secondo loro,eclatanti
e di sfida alle istituzioni ed ai cittadini?
chi si occupa,sopratutto,chiuse le scuole,di questi ragazzi che non
hanno centri di aggregazione,attrazioni artistiche e culturali,
disponibilità di spazi a loro dedicati,hanno piuttosto esempi
di intolleranza,di inosservanza di regole elementari(vedi
auto parcheggiate sulle panchine,prepotenza nella
guida,),mancanza di controllo,
solo sporadici atti di repressione e non dibattiti sul disagio
sociale giovanile e programmi seri per interessare,senza
ritorni mediatici o politici ,l'enorme quantità di adolescenti
che impazzano per la città,alla ricerca di gruppi che,
secondo loro,sono le uniche forme di aggregazione che li
accolgono e li capiscono.
Pensiamo che ci vorrebbe un assessore che di occupasse
dei giovani,come ci si occupa,giustamente,degli anziani,
e fare in modo,tutti,istituzioni,genitori,insegnanti,oratori,
di rendere appetibile la partecipazione ed il coinvogimento
di tante forze disponibili da indirizzare al bene comune.
E' importante la sorveglianza,ma siamo sempre piu'
convinti che,la repressione, non riesce a superare i disagi
sociali che queste nostre creature dimostrano per attirare
maggiore attenzione sulla loro difficoltà a crescere..
m.a.c. movimento autonomo commercianti artigiani modica
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