martedì 23 novembre 2010

Sugli atti vandalici

Leggiamo dalla cronaca quoitidiana di vari atti vandalici
che si susseguono nella varie zone della nostra città,ma
notiamo, altresì, che nessuna voce autorevole affronta con
serietà il disagio sociale che porta questi gruppi di giovani
a compiere atti di vandalismo.
ci chiediamo ,noi adulti, da dove provengono i giovani che si
sentono realizzati compiendo azioni,secondo loro,eclatanti
e di sfida alle istituzioni ed ai cittadini?
chi si occupa,sopratutto,chiuse le scuole,di questi ragazzi che non
hanno centri di aggregazione,attrazioni artistiche e culturali,
disponibilità di spazi a loro dedicati,hanno piuttosto esempi
di intolleranza,di inosservanza di regole elementari(vedi
auto parcheggiate sulle panchine,prepotenza nella
guida,),mancanza di controllo,
solo sporadici atti di repressione e non dibattiti sul disagio
sociale giovanile e programmi seri per interessare,senza
ritorni mediatici o politici ,l'enorme quantità di adolescenti
che impazzano per la città,alla ricerca di gruppi che,
secondo loro,sono le uniche forme di aggregazione che li
accolgono e li capiscono.
Pensiamo che ci vorrebbe un assessore che di occupasse
dei giovani,come ci si occupa,giustamente,degli anziani,
e fare in modo,tutti,istituzioni,genitori,insegnanti,oratori,
di rendere appetibile la partecipazione ed il coinvogimento
di tante forze disponibili da indirizzare al bene comune.
E' importante la sorveglianza,ma siamo sempre piu'
convinti che,la repressione, non riesce a superare i disagi
sociali che queste nostre creature dimostrano per attirare
maggiore attenzione sulla loro difficoltà a crescere..
m.a.c. movimento autonomo commercianti artigiani modica

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